Revisione IRPEF e IRES: il Consiglio dei ministri approva D.Lgs. in esame preliminare

 

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 30 aprile 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che opera la complessiva revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle società e degli enti (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 30 aprile 2024, n. 79).

Il nuovo decreto di revisione IRPEF e IRES, che attua le disposizioni di delega previste dalla Legge sulla riforma fiscale n. 111/2023, prevede tra le principali novità:

  • modifiche alla disciplina relativa alla determinazione del reddito agrario. La nuova disciplina comprende in tale reddito anche le attività non incentrate sullo sfruttamento diretto del terreno agricolo, quali le cosiddette “colture fuori suolo” e le attività dirette alla produzione di beni anche immateriali mediante coltivazione, allevamento, silvicoltura che concorrono alla tutela dell’ambiente;

  • l’ampliamento delle componenti escluse dalla formazione del reddito di lavoro dipendente. In particolare, vengono esclusi i contributi e premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico dei dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie;

  • nelle more dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità, l’erogazione, nel mese di gennaio 2025, di un’indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, ricorrano congiuntamente determinate condizioni;

  • l’introduzione del principio di onnicomprensività quale criterio generale di determinazione del reddito da lavoro autonomo (in analogia ai lavoratori dipendenti). Viene prevista l’esclusione dalla formazione del reddito, oltre dei contributi assistenziali e previdenziali, anche: delle somme percepite a titolo di rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione di un incarico e addebitate al committente e del riaddebito ad altri soggetti delle spese sostenute per l’uso comune degli immobili utilizzati, anche promiscuamente, per l’esercizio di tali attività e per i servizi ad essi connessi. Oltre a ciò, viene confermato il principio di cassa quale criterio di imputazione temporale dei componenti di reddito al periodo di imposta e viene esteso il regime della tassazione separata alle plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in associazioni, società ed enti, comunque riferibili all’attività artistica professionale. Infine, viene introdotto il principio di neutralità fiscale.

Il nuovo D.Lgs. stabilisce, inoltre, che per i terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria acquistati per effetto di donazione, si assuma come prezzo di acquisto quello sostenuto dal donante, aumentato dell’imposta sulle donazioni nonché di ogni altro costo successivo inerente.

 

Con le nuove diposizioni viene anche realizzata una prima fase di attuazione della delega in materia di razionalizzazione e semplificazione dei regimi di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili e di modifica dei criteri di determinazione dei redditi di impresa.

Si evidenziano interventi in materia di conferimenti di azienda effettuati tra soggetti residenti e nell’esercizio di imprese commerciali, introducendo la possibilità, per la società conferitaria, di optare, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale avvenga il conferimento, per l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui maggiori valori attribuiti in bilancio a immobilizzazioni materiali e immateriali relativi all’azienda ricevuta.

 

Infine, il Governo apporta modifiche al regime di riporto delle perdite da parte delle società residenti, ai fini della determinazione della base imponibile IRES, con interventi in materia di fusione, di scissione, di scissione per scorporo, di conferimenti di partecipazioni in società e di liquidazione.